“[…….] un conoscente mi ha chiesto cosa avessi fatto d’interessante negli ultimi tempi. [……….] gli ho risposto che quella mattina mi era particolarmente piaciuto attraversare casa mia per andare a prendere un bicchier d’acqua.[……] il piacere di bere quell’acqua, un sorso dopo l’altro… tutto questo in quel momento era più importante di qualsiasi altra cosa avessi avuto intenzione di fare. [……..] Forse gli avrei dovuto spiegare che l’esperienza di bere un bicchier d’acqua si integra con le altre esperienze della vita quotidiana per creare quella realtà che sola può costituire il contesto di momenti più intensi.”
[E. Polster, Ogni vita merita un romanzo. Quando raccontarsi è terapia, Roma, Ed. Astrolabio, 1988.p. 20]
Tutti beviamo acqua ogni giorno, ma quanti riescono a soffermarsi su questa azione e sentire gli effetti benefici, di ristoro e tutto il corollario di sensazioni che essa ha su di noi?
In mezzo al deserto, con 40° all’ombra, forse ci soffermeremmo con un po’ più di attenzione, la assaporeremmo “sorso dopo sorso” proprio come fa Polster, nella sua casa, in un giorno qualunque della sua vita.
Quando ho letto per la prima volta questo libro, questa descrizione mi ha colpito particolarmente. Questa immagine, un “bicchiere d’acqua”, è allo stesso tempo così semplice e così simbolica che ho voluto fermarla e renderla sfondo del sito.
Rappresenta, per me, un momento fondamentale di questo libro di Polster. L’Autore sottolinea l’importanza della narrazione della propria vita per riscoprire se stessi come eroi della propria storia. Talvolta noi riusciamo a non accorgerci delle cose che ci accadono e di quanto queste siano interessanti ed importanti per la nostra storia. Ed anche bere un semplice bicchiere d’acqua può rientrare in questa narrazione.
Soffermandoci su ciò che ci accade quotidianamente, e non solo nelle situazioni estreme (come nel deserto), senza lasciarci trascinare dalla frenesia di tutti i giorni, potremmo accorgerci di quanto la nostra vita è piena ed interessante. E non solo la nostra vita è così, ma anche quella di chi ci sta intorno.
Ognuno ha la sua storia unica, che si unisce in qualche punto a quello dell’altro, per poi riprendere il proprio cammino.
La prossima volta che berrete un “bicchiere d’acqua” che sapore avrà?
“Se prestiamo attenzione alle esperienze della vita quotidiana, queste potranno a loro volta costituire lo scenario dei nostri drammi.”
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